26/01/2023
Stamattina mentre accompagnavo a scuola i miei bambini ho osservato alcuni esemplari di alberi che incontro sulla strada. Oggi alcuni erano più belli del solito, sotto la pioggia sembravano brillare, tempestati di goccioline di rugiada. Mi piace l’inverno anche perché mette a nudo tutta la struttura di alcuni esemplari verdi e posso studiare le nervature dei loro rami, così perfetta, tanto da sembrare disegnata dal miglior artista che ci sia al mondo…ed in effetti è così…la Natura! Mi affascina sempre con tutte le sue bellezze…come gli alberi!
Approfitto della giornata di pioggia e del tempo ‘lento’di stamane, per parlarvi di loro. Gli alberi sono organismi complessi e, proprio come il corpo umano, la loro buona salute dipende dalla consapevolezza generale e dall’intervento specialistico quando serve. Ogni volta che in un progetto di paesaggio inserisco un ‘Signor Albero’ mi preoccupo che stia bene per sempre, per la sua vita e quella degli altri e nel contesto in cui è inserito. E’uno studio mirato. Gli architetti del paesaggio possono contribuire in modo significativo attraverso una corretta pianificazione, progettazione e gestione a salvaguardare gli alberi, eredità importante per le generazioni future, per i nostri figli, ad incoraggiare e promuovere concetti “verdi” generali per le nostre città e a creare sinergie con altre discipline per uno sviluppo sostenibile strategico basato sulla natura.
Gli alberi costituiscono elementi essenziali del paesaggio e sono artefatti viventi della storia e della cultura locale. In particolare, gli alberi urbani secondo la FAO (Food and Agricultural Organization of the United Nations) aiutano a mitigare alcuni degli impatti negativi e delle conseguenze sociali dell’urbanizzazione, e quindi a rendere le città più resilienti.
L’albero ha infatti un ruolo fondamentale per mitigare gli effetti del Climate Change1, della crescita della popolazione urbana e dei fenomeni a essi correlati, quali l’inquinamento del suolo e dell’aria.
Per una sana relazione tra uomo e albero è dunque necessario conoscerlo, capire la sua architettura, morfo-fisiologia e fisiologia e rendersi conto delle sue esigenze vitali. E’ impossibile che sia l’albero ad adeguarsi alle esigenze dell’uomo, ma che sia l’uomo a rispettare le esigenze vitali dell’albero si! Soprattutto in città dove, a differenza dell’ambiente naturale, gli alberi sono sottoposti a stress continui dovuti dall’interazione del fattore umano e delle strutture architettoniche pre-esistenti.
Sono fondamentali LINEE GUIDA e TUTELE che possano proteggere gli alberi dato che loro contribuiscono al miglioramento del microclima urbano, assorbimento della CO2 e delle polveri sottili (PM10 e PM2,5), estrazione degli inquinanti dal suolo, danno un contributo alla gestione dei fenomeni erosivi e delle acque meteoriche e altri numerosi servizi ecosistemici.
Senza dimenticare che alberature e spazi verdi, assieme alle architetture, contribuiscono alla costruzione di paesaggi identitari e unici di un determinato luogo (il ‘Genius Loci’), che non si possono trovare in un altro posto del mondo.
Si spera in un lavoro condiviso di giuste decisioni per far si che la convivenza uomo/albero possa essere sempre positiva e che si possano realizzare paesaggi confortevoli in cui l’uomo viva bene e a lungo: d'altronde noi non possiamo fare a meno di loro, viceversa, loro, gli alberi, vivrebbero benissimo anche senza di noi!
Nicla Di Bisceglie